Mutuo a tasso fisso o variabile? La guida per scegliere quello giusto nel 2025

Fisso o variabile: qual è più conveniente oggi?
Con i tagli ai tassi della BCE, il costo del denaro è diminuito, portando a un calo anche dei tassi dei mutui. A marzo, secondo MutuiOnline.it, il tasso annuo nominale (TAN) medio per il fisso era circa 2,81%, mentre quello per il variabile era più alto, intorno al 3,69%.
Nei fatti, questo divario incide notevolmente: su un mutuo trentennale da 140.000 €, optare per il variabile potrebbe costare circa 24.000 € in più rispetto al fisso.
Quando potrebbe convenire il variabile
I futures sull’Euribor indicano che in futuro i tassi variabili potrebbero scendere sotto quelli fissi, rendendoli più vantaggiosi entro fine anno. Tuttavia, la scelta dipende da variabili macroeconomiche (politiche monetarie, inflazione, ecc.) ed è quindi incerta.
Spread bancario: un fattore decisivo
Le banche applicano uno spread maggiore sui mutui variabili — circa 0,60 % in più rispetto a quelli fissi. Ciò significa che, anche con Euribor in calo, il varabile potrebbe restare più costoso se non si riducono anche questi margini.
Sicurezza del tasso fisso e opzioni di cambio
- Tasso fisso: offre quota rata costante e tranquillità gestionale. Se i tassi scendono, si può ricorrere alla surroga per trasferire il mutuo e ottenere condizioni migliori senza costi aggiuntivi.
- Tasso variabile: possibile risparmio futuro, ma con rischio aumento rata. Esistono varianti ibride (misto, CAP o rata costante) che limitano le oscillazioni.
Il quadro in sintesi
Tipo di tasso | Vantaggi principali | Svantaggi principali |
---|---|---|
Fisso | Stabilità, piano certo, gestione semplice | Tasso iniziale più alto |
Variabile | Possibili risparmi se i tassi scendono | Incognità su spesa futura |
Attualmente il fisso risulta spesso più conveniente, soprattutto per chi preferisce la sicurezza. Ma in uno scenario in cui l’Euribor cala e le banche abbassano gli spread, il variabile potrebbe diventare più vantaggioso entro fine anno.
Quale scegliere?
Dipende dal tuo profilo:
- Fatichi a sostenere aumenti della rata? → Meglio il fisso
- Hai un reddito stabile e vuoi rischiare per un possibile risparmio? → Potresti considerare il variabile, magari con opzioni tutelate come il CAP o il misto.
In ogni caso, l’opzione di cambiare mutuo tramite surroga resta valida: inizi con il fisso e, se i tassi diminuiscono sensibilmente, puoi trasferire il mutuo altrove per migliorare le condizioni.
Consigli pratici
- Confronta Taeg, non solo TAN: il Taeg include interessi e costi accessori, così puoi valutare il costo reale del mutuo.
- Usa comparatori online per scoprire le offerte migliori e capire su quali spread potresti puntare.
- Valuta il profilo rischio: se preferisci certezze, resta sul fisso. Se il tuo budget può sopportare qualche aumento, tieni d’occhio il variabile.
In conclusione
- Oggi il mutuo a tasso fisso è generalmente più conveniente e sicuro.
- Il tasso variabile potrebbe diventare più conveniente nel corso del 2025, ma dipende dalla riduzione di Euribor e spread.
- La surroga ti permette di cambiare strada in futuro senza penalità.
Suggerimento: definisci il tuo profilo (rischio, budget stabile) e monitora l’andamento dei tassi. In questo modo potrai scegliere oggi e, se servisse, modificare in seguito.